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Nel 1982 il filosofo Gerd Achenbach apre in Germania il primo studio al mondo di Philosophische Praxis, fermamente convinto della necessità di riportare la Filosofia alla sua originaria utilità pratica, ormai dimenticata da secoli di accademia in cui l’amore per la saggezza è diventato appannaggio di pochi.

Nello specifico, il Counseling Filosofico è una relazione d'aiuto, incentrata sulla vocazione terapeutica della filosofia. Esso ha come obiettivo la ricerca di soluzioni o risposte a problemi di carattere esistenziale, aiutando l'individuo (ma anche i gruppi e i contesti organizzativi) a prendere decisioni, risolvere dubbi, gestire crisi, migliorare le relazioni, sviluppare risorse, promuovere la consapevolezza personale.

 

La figura del counselor filosofico è alternativa - ma non sostitutiva - a quella dello psicologo, in quanto si mette a disposizione di soggetti che non presentano disturbi psichici e non necessitano di interventi terapeutici classici, ma che allo stesso tempo intendono prendersi cura della propria esistenza attraverso una riflessione consapevole sulle difficoltà che impediscono il vivere autentico.

Tratta questioni legate all'hic et nunc e si sviluppa in un numero limitato di incontri.

 

L'arte maieutica, in cui Socrate era maestro, è lo strumento privilegiato del counselor filosofico: si fonda sul dialogo volto al portare alla luce quello che il soggetto-consultante ha già dentro di sè, spesso senza esserne consapevole, accompagnandolo dunque in un percorso di autoconoscenza 

 

L'obiettivo è dunque la ricerca di un Senso e di un Significato del proprio agire e del personale progetto esistenziale mediante lo sviluppo di quelle risorse e qualità di cui spesso non si è consapevoli.

"Una vita che non mette se stessa alla prova, non è degna di essere vissuta"

 

Platone - Apologia di Socrate (38 a) - 

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