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Filosofia di Bene si rivolge:

Ai singoli

Il percorso di Counseling Filosofico si snoda in 10-15 incontri circa. Per intraprenderlo, non bisogna essere filosofi; in fondo tutti lo siamo, in quanto esseri pensanti. Non viene insegnata la filosofia, bensì si con-filosofa, si pensa assieme sulle questioni che, in quel determinato momento, impediscono il procedere armonico della propria esistenza. Le persone che si rivolgono al counselor filosofico sono infatti spinte dal desiderio di uscire da una situazione problematica di carattere esistenziale, che le fa percepire in stallo. Si avvia, dunque, una riflessione condivisa sul problema oggetto della richiesta di aiuto, in cui – mediante il dialogo – si chiarisce o si approfondisce la visione del mondo del consultante. Il counselor filosofico non insegna nulla, non elargisce tecniche, ma semplicemente accompagna maieuticamente la persona che gli si rivolge nella scoperta di sé e delle risorse di cui è in possesso e che gli consentiranno di risolvere da sé il nodo problematico iniziale. È un viaggio volto all’autonomia e alla responsabilizzazione del consultante, particolarmente indicato nei seguenti casi:

  • Angoscia e depressione esistenziale

  • Crisi decisionali

  • Scarsa conoscenza di sé

  • Percezione di incongruenza tra il sé ideale e il sé reale

  • Questioni etiche e bioetiche

  • Accettazione della malattia e della finitudine

  • Accompagnamento nel lutto

  • Esigenze di Senso (dare un significato alla propria vita)

  • Problematiche relazionali

Ai contesti organizzativi

Il Counseling Filosofico e le Pratiche Filosofiche possono essere declinati in funzione delle esigenze di qualsiasi contesto organizzativo. Ovunque ci siano persone, sorgono problematiche relative al rapporto che si ha con se stessi e con l’altro. Quelle che Umberto Galimberti definisce “microsocietà” (uffici, fabbriche, ospedali, scuole, aziende, etc.) possono essere luogo di sofferenza e di difficoltà che rendono il vivere collettivo e individuale alienante, a volte privo di riconoscimento e fonte di misconoscimento/disconoscimento. Per questo il Counseling Filosofico può intervenire, con strumenti nuovi e alternativi rispetto a quelli della psicologia, per dirimere tali questioni, al fine di ottenere un miglioramento della vita comunitaria e del singolo. L’uomo è un essere in relazione, non solo con gli altri, ma anche con se stesso; le situazioni dolorose derivano spesso da una discrepanza tra queste due componenti.

Le Pratiche Filosofiche (come il Dialogo Socratico o la Philosophy for Children/for Community, solo per citarne alcune) sono particolarmente indicate nei contesti di gruppo e organizzativi, in quanto costituiscono un’alternativa valida per proporre – ad esempio – una Formazione diversa ai lavoratori, a qualsiasi settore essi appartengano. Scuole, ospedali, cooperative sociali, banche, aziende possono cambiare volto, riflettere sul senso e sul significato dell’agire individuale, ridefinire i propri fini mettendo al centro la Persona. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute come uno “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”. Ciò dimostra quanto sia importante prendersi cura della persona nella globalità di questi aspetti.

Filosofia di Bene offre percorsi personalizzati, di formazione e di supervisione, pensati sulla base delle esigenze delle singole realtà committenti.

Alle coppie

È possibile anche affrontare un percorso di Counseling Filosofico o di Pratiche Filosofiche da parte di coppie che abbiamo problematiche relazionali. Interrogarsi su quale sia il concetto di “amore” che muove ciascun individuo della coppia, entrare empaticamente nella rispettiva visione del mondo, e chiarire il significato di ciò che spesso viene dato per scontato (cosa voglia dire amare, essere genitori, diventare madre o padre, il ruolo della sessualità, etc.) può accompagnare in un viaggio di riscoperta reciproca e di risignificazione del rapporto di coppia.

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